Palermo: Luglio 1998
Non andavamo spesso alla Cala, al porto turistico. Il mare, non apparteneva a chi viveva nella nostra zona della città, quella degli appartamenti anni sessanta, con tre ascensori e portineria. A me è sempre piaciuto molto, invece, visitare quello specchio d'acqua densa di olio, nera di benzina e scarichi di barche.
Tra i passatempi, soprattutto da piccola, mi è sempre piaciuto andare a leggere, attraversando quasi di nascosto i moli privati, i nomi delle barche. Ce ne sono di più vari. Quelli seri e tradizionali come Albatros, Brezza marina, Libeccio, Rosa dei Venti o Stella Maris, Prestige. Non mancano mai i nomi esotici come Polynesian, Hawaiian blue, Nymphea, Hermosa. Caribean Dream. Impossible non imbattersi nei nomi di respiro internazionale, ad esempio Horyzon, Ocean light, Seagull experience, Flashing lights.
Non si cambia mai il nome alle barche, la saggezza del mare racconta che porterebbe a sciagure di ogni tipo, a incidenti e naufragi. Si può solo tradurre il nome da una lingua all'altra per aggirare l'ostacolo. Solo che Polinesiana, Luce lampeggiante o Prestigio, non hanno lo stesso appeal, sono molto meno chic.
Nella parte più vecchia e meno ricca del porticciolo, invece, ci sono ancora le barche di legno, le pilotine scalcagnate con nomi meno complicati e altisonanti. Non mancano, le molteplici declinazioni della santa Vergine oltre a qualche nome femminile certamente meno conturbante di Ophelia o Dharma II.
In quella parte di porto ci sono ancora, i nomi delle mamme e delle figlie dei pescatori. Portafortuna che regalano abbondanza di pesci, che portano la vita in qualche casa.
Non avranno lo charme di Apres Midi, Jeanneau, Doufour, Ziggurat, Belohorizonte, Jenesequoi o Sahara.
Ma preferisco a tutta quella spocchia da Yacht club, pagati a caro prezzo da generazioni di notai e imprenditori, la genuina Sant' Anna o la venerata Vergine Maria. Le tradizionali Santa Rosalia, Assunta, Santa Venerina e perchè no, Katia e Rosy.
Alla sera, tutte le barche riposano ed è bello passeggiare per le banchine. Mi fa ricordare che il porto è l'anima grande di questa città. Un luogo ricco che, da sempre, ci collega al mondo.
Aquamarina, Aaziza Polonia, Sea Lion, Shakira, Cinco amores, Cayman, Moonlight ,Our dream, Samuda, Archibald, Jessica.
Commenti
Posta un commento