Barriera 10100 - Duemilaventiquattro
A guardare gli angoli, che sembrano puliti, ci si perde la testa.
Ci sono corridoi da percorrere e sono più scuri di quanto pensi.
La strada è lunga e il tuo camminare rumoroso è un'eco infinito.
è il luogo del sogno e del futuro perché la morte è normale
è il luogo che amo, che conosce il senso della casa.
Del male, nessuna traccia.
Vagano con occhi vani, ogni sera con i carrelli appresso
e sussurrano melodie a voce rotta.
Sono figlie senza fili, senza figli, senza rotta.
La speranza si spezza e ricomincia il canto che propizia i giorni.
Non so chiedere altro che restare,
ammirare con gli occhi bassi, la resurrezione che non mi spetta
e cullo con le mani chiuse il sogno di ogni rinascita.
Commenti
Posta un commento